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Rocco Schifano / Artisti  / l’artista “gi la porta” si racconta (intervista)

l’artista “gi la porta” si racconta (intervista)

Premessa di Rocco Schifano

Non e’ necessario essere un critico d’arte per riconoscerne ed apprezzarne la sua bellezza, ovunque essa sia. Non che concepisca l’Arte come solo qualcosa di esteticamente bello; perchè non è così. L’Arte è anche provocazione o può sbatterti in faccia con inaudita violenza qualcosa per cercare di farti riprendere contatto con una certa realtà. E in questo può anche non esserci il bello come lo si intende; anzi, spesso è il contrario. Anche questo per me è bello! Ogni spinta all’onestà, non intesa moralisticamente, alla lealtà, al coraggio. Ogni atto di forza, che non è prevaricazione, ogni atteggiamento aggressivo, inteso nella sua originaria e nobile accezione di andare verso, fluire, vivere. L’intento di questo blog è quello di raccontare l’arte per essere vissuta, assaporata, attraverso contenuti descrittivi e visivi.

Mi metterò in gioco, mostrandomi senza timore nei miei spazi più profondi, attraverso questo meraviglioso e potente strumento qual’è l’Arte. Ora anche la vulnerabilità diventa forza perchè l’arte disintegra ogni forma di giudizio vedendo e valorizzando solo l’energia che anima ogni cosa.

Ma non sarò il solo a raccontarmi. Racconterò altre storie e vi farò conoscere altri modi di fare e concepire l’Arte. Vi farò entrare in relazione con altri Artisti, che io reputo tali, affermati o meno affermati per il momento.

Rocco Schifano

OGGI VI PRESENTO L’ARTISTA Gi La Porta

D: Intanto un nome singolare. Nome d’arte?

R: Tutto e’ nato quando lavoravo sulle navi da crociera; essendo il mio nome Gerardo difficile da pronunciare in inglese, ai componenti l’equipaggio Brasiliano venne l’idea di chiamarmi “Gigi o Gi” per renderlo molto piu’ semplice. Da allora ho deciso di usarlo come nome proprio e come firma sulle mie opere.

D: Il tuo rapporto con l’Arte. Cos’è per te l’Arte, qual è il suo valore e che posto gli dai nella tua vita.

R: L’Arte e’ stata da sempre presente nella mia vita. Ho iniziato da piccolo; guardavo dei “macchiaioli” che avevamo in casa, li fissavo di continuo. Non perdevo occasione per vedere gli affreschi nelle chiese o i quadri e le opere nei musei. Ammirare ogni opera, cercando di carpirne il significato, mi faceva sentire parte integrante di quello che vedevo.

Per me la parola Arte e’ una reinterpretazione di cose e pensieri con le mie linee ed i miei colori.

Da quando ho iniziato a dipingere mi sono sentito sempre immerso nei colori, nelle sfumature, dentro il quadro che dipingevo. L’Arte ha un valore predominante nella mia vita, parte dei miei sensi sono trasportati da essa: adoro sentire il profumo dei colori, vedere la loro lucentezza e sentirli spalmati sulla tela.

A chi guarda le mie opere voglio trasmettere serenita’ ed ottimismo, ma soprattutto allegria.

D: Come ami definirti o come ami definire la tua Arte.

R: Sono un sognatore a colori, amo trasmettere rilassatezza, ottimismo e gioia, perché’ dentro di me provo questo. Fin dal momento in cui scelgo il soggetto ed inizio a dipingerlo, penso al risultato finale, che riempie di sorriso il mio animo.

D: La tua è una tecnica molto particolare, unica direi. Come sei arrivato a questa tecnica

R: Fin dall’inizio mi sono dedicato soprattutto alle sfumature dei colori ed alle linee morbide che delineano i soggetti. La ricerca di uno stile proprio, che mi potesse rendere riconoscibile nel mondo dell’Arte, mi ha spinto a coniare il mio modo di dipingere con l’elaborazione delle tecniche assimilate. La scoperta della gente dell’Africa, dello stile e dei colori degli abiti e delle decorazioni delle abitazioni delle tribu’ mi hanno regalato quell’effetto che cercavo per le mie opere, dove ogni soggetto ha la sua profondita’ e la lucentezza dettata dalle linee colorate.

D: Cosa pensi, come vedi l’Arte di oggi, in generale

R: L’Arte oggi e’ solo un business per chi organizza eventi, mostre e pseudo premi, per i critici d’arte. L’Artista come interprete dell’Arte non e’ realmente preso in considerazione ne’ tantomeno valutato; le gallerie non sono alla ricerca di nuovi talenti su cui investire, e un’ artista deve pagare per farsi conoscere e per poter esporre le proprie opere. Ovviamente in tal modo non sempre l’artista che emerge e’ veramente interessante e spesso sono proposti temi e tecniche già viste e riviste, niente di nuovo. Nessuno stile interessante ne’ nuove idee. L’Arte e il progresso hanno camminato sempre di pari passo ma adesso tutto questo dov’è? Nella mia epoca non riesco a vedere come può un talento mostrare il proprio pensiero artistico se non pagando. A differenza di ciò che accade in Italia, ho constatato che in altri paesi ( Norvegia, USA, UK, Germania) agli Artisti vengono offerte maggiori possibilità di farsi conoscere, sia con sovvenzioni nazionali che con progetti finanziati. Mi domando allora: se questo e’ il modo di promuovere l’arte, qual’è il futuro di un artista italiano? Bisognerà espatriare allora per vedere il proprio sogno realizzato.

D: Secondo te l’Arte può dare un contributo ad un cambiamento sociale? E se si, in che modo.

R: L’Arte ha sempre dato un grande contributo al cambiamento sociale e lo farà sempre . Basti pensare ai grandi cambiamenti che sono stati fomentati dalla musica rock, da artisti e poeti che hanno svegliato le coscienze riguardo ai grandi temi sociali come la guerra, la fame nel mondo , il razzismo, ecc. L’Arte e’ nutrimento per l’anima , e’ il mondo in cui possiamo trasportarci per sentirci in pace con noi stessi. La vita senza l’Arte è arida e proprio per questo sono felice di poter regalare a chi guarda le mie opere anche solo un attimo di felicita’.

Biografia dell’Artista

Artista autodidatta, nato nel 1966 ad Eboli, cittadina del Salernitano, mostra fin dall’infanzia le sue attitudini al disegno, spaziando da quello tecnico al figurativo. Senza l’approvazione dei genitori, che auspicavano per lui altri interessi, studia tutte le tecniche di disegno e di pittura, prediligendo colori ad olio. Si innamora dei grandi artisti classici quali Leonardo, Raffaello, Giotto, Michelangelo, ma è poi catturato dai contemporanei quali Picasso, Klee, Kandinsky, Van Gogh, Matisse, Mirò, Modigliani, Dalì, dai quali trova ispirazione per sviluppare una sua tecnica personale. Le sue tele sono sfumature dei colori vivi e linee ondulate . Esplorando nuovi stili, si imbatte in quello di Sol LeWitt , e Jean Dubuffet, e li elabora alla luce delle pennellate che lo caratterizzano.

Dal 1992 ha partecipato a numerose mostre personali e collettive sia nazionali che internazionali (Francia, Malta, Irlanda, Venezuela, Spagna) . Co-fondatore del Gruppo TIAL, gruppo artistico salernitano, dopo una pausa decennale durante la quale ha avuto modo di girare il mondo, ha ripreso a dipingere raggiungendo uno stile molto personale ed unico.

Una sua opera e’ stata scelta dalla Disney Italia per la presentazione del film “Mary Poppins – il ritorno” del 2018.

Tra ultimi eventi : Personale di Agropoli (SA), Personale a Milano e Pavia, Collettiva di Dublino, di Bologna, Pavia, Salerno, Milano, Napoli, Biennale di Salerno, Fiera dell’Arte PAVIART Talent 2018, Estemporanee nel milanese e nel salernitano.

Una sua opera esposta su mensile Create! Magazine (05/2019).

Vince il Premio della Critica al Concorso di Pittura RENATO VALDATA 2019 a Pavia.

Presente sul Catalogo Artisti di Bologna 2018/2019.

Ha aperto il suo studio nella sua citta’ adottiva, Pavia. Le sue opere sono esposte permanentemente al Bar Sport 2.0 Gallery di Eboli (SA) alcune alla LA MOKA POP Galleria di Pavia ed SeTART di L. Costantini Galleria in Veroli(FR), ArtMall di Milano, Art Luxury Gallery di Milano.

Collabora strettamente con la Galleria online ARTUPIA di Milano e TEELENT di Milano

https://gilaporta.pb.gallery.

https:://www.instagram.com/gilaporta

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